martedì 13 settembre 2011

Speciale Haruki Murakami - Norvegian Wood/Tokyo Blues

elia (25-07-2011)
Sinceramente mi è piaciuto però non so. Come michele non mi definisco puritano ma ho trovato fastidioso questo continuo uso al sesso. Quelle parti mancano davvero di poesia, troppo crude, e secondo me entra troppo nello specifico descrivendo troppo dettagliatamente l'atto, senza contare che sfiorano l'irreale certe cose, come Midori che chiede a Toru di masturbarsi pensando a lei. ripeto, bel libro ma secondo me Murakami entra troppo nello specifo
Voto: 3 / 5


Valeria (23-08-2011)
Leggendo la maggior parte delle recensione credevo che mi sarei trovata davanti a un capolavoro, invece almeno per me non è stato così...nessuno dei personaggi mi ha colpito, alla fine scocciano un po' i continui riferimenti al sesso e al suicidio
Voto: 3 / 5


michele (13-07-2011)
Murakami non mi ha trasmesso emozioni...magari sarò sommerso da improperi...ma io l'ho trovato vuoto...nonostante tratti di tematiche così toccanti come la solitudine e i rapporti interpersonali...mi ha ricordato tanto"Il giovane Holden" altro"capolavoro" che io detesto... Più volte,specie nella prima parte,ho avuto l'impressione che Murakami scrivesse alcune cose giusto come riempitivo... Capitolo a parte lo merita il sesso di cui M.abusa in maniera spropositata.Non sono certo un puritano, ma per descrivere delle scene di sesso spinto bisogna essere artisti della parola..non si può banalizzare il sesso cosi...non può una ragazza dire:"perciò io l'ho sempre fatto a Kizuki con le mani o con la bocca" e che diamine un pò di poesia...o ancora"Se è questo che vuoi, possiamo anche fare l'amore.Non l'ho mai fatto con nessuno,ma siccome ti voglio bene,se vuoi farlo non ho niente in contrario" e che cavolo sembra di assistare ad una scena tratto dal cinema polacco di Zelig..senza emozioni... O può Toru chiedere ad una ragazza che gli stava raccontando di avere scoperto il proprio uomo a letto con un'altra:"La porta non era chiusa a chiave?""No""Mi chiedo perchè non avrà chiuso a chiave la porta?" Ma,Toru, che domanda è? Ma quando mai nella vita reale un'amica vi chiede di masturbarvi pensando a lei???O vi chiede di essere accompagnata ad un cinema porno il giorno in cui le muore il padre?? Poi Murakami ho capito che a te piace "Il giovane Holden" e a me no...ma non ti sembra di esagere con"Cosa spinge i cani ad annausare i fiori quando fuori piove?"non ti ricorda "Ma dove vanno le anatre di Central Park quando il laghetto gela?"di Salinger...o volevi omaggiarlo? Non ne parliamo poi della sequela di eventi drammatici...Toru non sarà che tu porti un pò sfiga?
Voto: 2 / 5


http://www.ibs.it/code/9788806183158/murakami-haruki/norwegian-wood-tokyo-blues.html


sandra (31-08-2010)
Un romanzo piatto, prolisso, inutilmente dettagliato. Ci sono descrizioni di particolari così inutili allo svolgersi della trama, così avulsi dalla natura delle questioni trattate, che la lettura alla lunga diventa veramente pesante, insofferente. Tutto è così lento, ordinario, ripetitivo e noioso, e i personaggi sono di una banalità disarmante. Lo stile narrativo non trascina, non coinvolge emotivamente, anche quando vengono trattati problemi esistenziali di una certa importanza.
Voto: 1 / 5


antorizz (14-01-2010)
Avrei voluto dar zero ma non potevo... come diamine si può pubblicare una cosa di questo genere? I sentimenti puzzano di naftalina un pò come gli occhi di quei manga che vorrebbero essere occidentali ma non lo sono, ecco, su tutto è un libro bugiardo e puerile per fortuna che si dimentica in fretta....
Voto: 1 / 5


http://www.ibs.it/ser/serdsp.asp?isbn=9788806183158&rec=21


Emiliano (15-11-2009)
Muramaki è bravo ma il libro è troppo "giapponese", stessa impressione dei libri di Banana Yoshimoto: stasi e una certa noia. Non si pretende un action movie americano - per carità - ma mi sento troppo lontano da quella cultura per apprezzare del tutto questo libro...
Voto: 3 / 5


baton baton@email.it (02-09-2006)
Murakami è uno che mi fa arrabbiare. Le sue storie, progettate a tavolino con particolare riguardo al tasso di vendite delle librerie europee, è uno che ci sa fare. Non è uno scrittore nel senso nobile del termine ma un valido mestierante; la rappresentazione dell'universo letterario giapponese è da noi così esigua che ci si imbatte necessariamente in Murakami. E alla fine, nonostante la sensazione di fastidio (le parti dedicate a Reiko sono quanto mai disgraziate e disarmanti), il romanzo scorre. Scorre?
Voto: 3 / 5


Mita scritto il Mar 8, 2011

Insopportabile!!
Ho cercato di resistere stoicamente nonostante una prosa così... piatta e scadente da sembrare scritta da uno studente di scuola media, e per di più resa esasperante dalla mancanza totale dell'uso del congiuntivo. Ma quando una delle protagoniste comincia ad assillare il protagonista con domande tipo: "Ma un ragazzo cosa prova quando fa sesso?" oppure: "Hai mai pensato a me masturbandoti?" non ce l'ho fatta più! Rivoltante! E vi assicuro che non sono una bacchettona moralista!


http://www.anobii.com/books/Norwegian_wood/9788806183158/01af6bf0c3c506b283/#


Los scritto il Aug 8, 2011

Watanabe è innamorato di Naoko, che però è frigida, depressa e pensa ancora all’ ex ragazzo morto, intanto di lui si innamora Midori, ragazza dalla femminilità nulla, già impegnata, con problemi familiari e piuttosto spregiudicata.
In mezzo vari amici complessati, con una certa tendenza al suicidio.
Brutto non rende l’idea, insulso e puerile sono più calzanti.Per farla breve, al di là della storia e dei personaggi insignificanti, è lo stile la cosa peggiore, sembra scritto da un quattordicenne arrapato che ogni tanto fa finta di fare il sensibile.Se questo è Murakami, a mai più rivederci.


Margie scritto il Jun 25, 2011

Uno schifo di libro. Un inutile spreco di carta! Le foreste norvegesi devono ringraziare murakami se sono diminuite, altro che omaggio ai Beatles, omaggio a quelle povere piante che sono state sacrificate per stampare questo piagnucoloso, opprimente

, sbrodoloso romanzo.


steam engenius scritto il Mar 10, 2011

Chi legge questo libro senza aver frequentato una università finisce col credere che lo stress da studio sia inventato da ragazzi scansafatiche che hanno preferito lo studio al lavoro. Eppure Murakami è laureato, per cui o le università giapponesi sono una passeggiata oppure ha preso una cantonata inspiegabile. Inoltre la storia è vuota, in questo libro non c'è altro che noia, riflessioni, sesso e suicidi. Paradossali le due scene che ho selezionato come peggiori: la trentunenne insegnante di musica che si lascia sedurre dalla sua allieva tredicenne e il protagonista che preferisce andare a vivere in affitto (pagando) piuttosto che in una stanza singola al collegio (gratis). Allucinante è dir poco.


Xenja scritto il Jan 22, 2011

Romanzo per adolescenti.
Una via di mezzo tra Moccia e Candy Candy.


strepto scritto il Aug 27, 2010

Come mi aspettavo, Norwegian Wood è un romanzo delicato e indubbiamente ben scritto. Ammetto pure che, nel corso della lettura, mi sono ritrovato più volte ad immedesimarmi nei pensieri e nelle situazioni in cui incorre Watanabe, il protagonista. La prima parte sembra scivolare via bene, poi però si incappa in un lungo susseguirsi di morti, incomprensioni tardo-adolescenziali, atteggiamenti indolenti e depressi, nudità ed amplessi con i quali sembra che ogni tensione venga risolta. Per non parlare di tutte le fastidiose citazioni di libri, opere d’arte e canzoni di un determinato periodo storico (attorno al ‘68) di cui l'autore ogni tanto infarcisce le pagine, come se volesse autocompiacersi della sua cultura…
Capisco che in questo periodo qualsiasi cosa riguardi il Giappone è (per certi versi) di moda, ma il solo fatto che i giovani personaggi si muovano tra Tokio e dintorni e che si cibino di piatti dal nome esotico non è sufficiente affinché Norwegian Wood meriti di essere considerato tutto questo capolavoro. Piuttosto direi che si avvicina molto ad un buon romanzo erotico.


http://www.anobii.com/books/Norwegian_wood/9788806183158/01af6bf0c3c506b283/?comment=1&sort=6&page=5


PornoRambo scritto il Dec 1, 2009

Parto adolescenziale peggio del piu becero shojo manga.
Situazioni fintissime si sovrappongono a personaggi insignificanti dove l'essere autistico e poco carismatico diventa una qualità imprinscindibile per essere notati come "figo", fuori dal coro o comunque persona introspettiva ed intelligente.
tutto si basa su una pochezza tematica, estetica e se vogliamo psicologica a dir poco imbarazzante.
una vera schifezza.
evitatelo e spendete i soldi in pizza.


http://www.anobii.com/books/Norwegian_wood/9788806183158/01af6bf0c3c506b283/?comment=1&sort=6&page=6


Psychocandy. scritto il Dec 18, 2008

Ci tenevo a inserire in libreria questo terrificante specchietto per le allodole da intellettualoidi, una patetica storiaccia di patologie mentali mascherate dietro un involucro argentato da bacio Perugina, roba da regalare ad una sedicenne in fregola come biglietto privilegiato per entrarle nelle gambe. Freddo e deprimente come una cartella clinica, leggerlo non lascia nulla se non quella vaga sensazione di avere appena buttato nel cesso un po' di tempo prezioso - nei casi peggiori anche qualche soldino.
Un inganno letterario della peggior specie.


Sex & Violence scritto il Aug 3, 2011

Un altro furbo orientale che ha capito come scrivere usando una media di non più di duecento vocaboli gettati alla rinfusa e a spazio doppio paghi, specialmente se dietro - o davanti, a seconda dei gusti - si ha un pubblico di rimbesuiti da stereotipo sul Giappone filtrato da innumerevoli filmatini youtube, qualche anime, molti manga e non più di un paio di esami all'università.

Insomma: un libro che vi darà la pelle d'oca, soprattutto se avete già un cervello di gallina.


http://www.anobii.com/books/Norwegian_wood/9788806183158/01af6bf0c3c506b283/?comment=1&sort=6&page=6

Milan Kundera - L'insostenibile Leggerezza dell'Essere (2)

Nicola Intrevado intrevado@hotmail.it (16-10-2009)
Vi sono libri che, x una serie di congiunzioni astrali o, per percorsi indecifrabili come il destino, nascono fortunati.La gente li compra, ne parla, li legge persino e poi, entrano nell' immaginario collettivo per il loro diritto acquisito di essere sinonimi di qualita', di arte letteraria, persino di classici."L' insostenibile leggerezza dell' essere" e' uno di questi.In una vecchia trasmissione televisiva di Arbore, divenne sinonimo di raffinatezza, atto dovuto, adorazione e di li' a poco, in quell' anno, tutti ne parlarono.Molti pur parlandone a iosa, magari non avevano mai letto il romanzo. Ma, sempre da un tormentone della Signora Marchini, alla stessa trasmissione che ripeteva :"...purche' ne parlino Signor Arbore...".Una moltidudine di gente, allora, ne parlo'.Sono passati molti anni dalla sua pubblicazione, venti x la precisione, ed ora che i riflettori sono spenti, e la memoria e' meno accessa del clamore di quella bizzarra notorieta' di allora e nella quale persino Arbore e' in disuso.Appunto.Parliamone.Il libro e' modesto. Anzi e' modetisimo. Anzi,anzi e' di una modestia disarmante.E talmente tale da essere del tutto privo di qualsiasi attrattiva, qualsiasi fascino, qualsiasi pulsione irrefrenabile alla sua lettura e rilettura.E' un libro assoutamente qualsiasi.E vale tanto quanto un qualsiasi altro, mediocre, libro.La storia( si legga il tempo) fa giustizia della qualita' di un'opera e cio' che un tempo, x inspiegabili motivi di promozione, appunto, fu considerato un capolavoro, alla resa dei conti si rivela x quello che e':un prodotto qualsiasi, ne' piu' degno ne' meno degno della piu' comune produzione letteraria di allora come d' ora.E, allora bisogna chiedersi il perche' di tale clamore da grancassa. Io credo, io penso che,si e' vissuti una abbaglio ben orchestrato e forse persino inconsapevole da parte degli operatori al battage.Si e' toccato con mano quanto e' potente la promozione di qualsiasi prodotto con il giusto sistema di persuasione. Meditiamoci su ora che siamo svegli. A me gli occhi.
Voto: 2 / 5

http://www.ibs.it/code/9788845906862/kundera-milan/insostenibile-leggerezza-dell-essere.html

Mark Twain - Le Avventure di Huckleberry Finn

Generale Lee scritto il Nov 11, 2009

L'ho cominciato, ma ho smesso a un certo punto, perché non riuscivo a capire,non riuscivo a capire chi parlava:nel senso che c'era un discorso e io mi dicevo:"chi è che parla?". Di conseguenza non riuscivo a capire quello che succedeva. Però era circa un anno fa, e quindi ero più piccolo [adesso ha 12 anni e più di 80 volumi nella sua libreria: mitico! n.d.r.] Ci voglio riprovare.


http://www.anobii.com/books/Le_avventure_di_Huckleberry_Finn/9788807821776/0163c1d4fe7dead59b/?comment=1&sort=3&page=3

Milan Kundera - L'Insostenibile Leggerezza dell'Essere

sergio (palermo) (11-06-2002)
un autore culto, ma non un autore colto, piuttosto, la proposizione di un culturame come pensiero 'leggermente' pesante, un testo sopravvalutato, aurato dall'apparizione presso un editore 'italiano' terribilmente trendy anche nel proporre un trash salottiero. libro noioso e superfluo, ininfluente e spanato, che gira e rigira a vuoto, ma lo fa con tale e tanta convinzione da risultare persino convincente. l'ho letto nel 2002, per fortuna. fuori dai clamori condizionanti della metà degli anni ottanta. e i libri seguenti, infatti - compreso l'ultimo - me ne hanno dato conferma.
Voto: 1 / 5


http://www.ibs.it/ser/serdsp.asp?isbn=9788845906862&rec=101

Charles Baudleaire - I Fiori del Male

Chiara scritto il Jul 27, 2010

Vabbè, Bodlèr... Non ho mai capito se mi attira o mi irrita, il che vale in genere per tutta la poesia, soprattutto quando è troppo pesantemente forzata e autoreferenziale. Comodo, in fondo, fare l'artista maledetto: viene il sospetto che serva a garantirsi una specie di impunibilità.

http://www.anobii.com/books/I_fiori_del_male/9788888666983/01d5491e5ab47806c4/#

Anna Frank - Il Diario di Anna Frank (3)

Inimeg scritto il Jan 25, 2008
Storia toccante ma...
... è la prosa sotto forma di diario che alla fin fine annoia. Per carità, storia bellissima: commovente, intensa e... emozionante.
Però non sono riuscito a finirtlo. Non amo le storie scritte sotto forma di diario.

http://www.anobii.com/books/Diario/9788806166656/011952c9abe46a9ac5/?comment=1&sort=3&page=7

Segnalato da Francesca