giovedì 22 settembre 2011

Marguerite Yourcenar - Memorie di Adriano (4)

GP scritto il Nov 23, 2007

Vado controcorrente: questo libro fa parte di quelli che fa molto "fighetto" aver letto e trovato un capolavoro. Ricordo che negli anni '70 appartenevano a questa categoria opere quali Sulla strada, tutto Castaneda, Porci con le ali, Siddharta. Oggi ne fanno parte a pieno titolo La versione di Barnes, Storie di Cronopios e Famas e, appunto, Memorie di Adriano. L'ho trovato un'occasione mancata per realizzare un grande romanzo storico: l'autrice, in uno stile che si compiace di essere raffinato, poetico, lirico quasi, scrive pagine che vogliono apparire di grande introspezione psicologica o di elavata speculazione filosofica. In realtà, spesso, sono di una noia mortale. Lo spessore di statista di Adriano compare a tratti (sono generoso!) e, quasi sempre, in relazione a campagne militari, piuttosto che nella gestione della "res publica". Di più, al contrario, si indugia sugli amori omosessuali (al limite della pedofilia) e sulla brama di potere di quello che è stato uno dei più grandi imperatori di Roma. E per di più scritto da una francese. Ma proviamo a immaginare a parti invertite: e se un italiano avesse scritto un romanzo su Napoleone, sul Re Sole o su De Gaulle (o anche su Platini o Asterix...) in cui si indugia sui vizietti pederasti dell'illustre personaggio invece di evidenziare il valore storico del leader e dello statista, come avrebbero reagito i francesi? Come minimo si rischiava l'incidente diplomatico e il richiamo immediato in patria di tutti i diplomatici francesi in Italia... Per noi italiani invece questo libro è quasi un capolavoro... Bah! Insomma, un 2 stelle stiracchiato, proprio perchè non si può dire che sia scritto con i piedi.

http://www.anobii.com/books/Memorie_di_Adriano/9788806600112/01802175408a1e709c/?comment=1&sort=6&page=7

Marguerite Yourcenar - Memorie di Adriano (3)

Eleonora Della Bernardina scritto il Jun 20, 2011

Osannato da molti e, quindi, con buona probabilità già di per sé un buon motivo per evitarlo, ma siccome, più che tra i best seller veniva annoverato tra i capolavori, ho pensato e sperato di poter leggere un ingrediente immancabile nella mia Dispensa dello Spirito, quella che costituisce l'anima mundi della mia conoscenza, atto ad insaporire prelibate portate.

Ovviamente, mi sbagliavo.

L'unica cosa che, lo stile ampolloso e accademico, per non dire onanistico, della Yourcenar ha condito sono state pagine, pagine e pagine di - termine tecnico - pippe mentali insaporite da una noia palpabile, di quella che fa calare irrimediabilmente la palpebra e ti costringe alla fustigazione morale per non appendere al chiodo il libro.

Immeritatamente osannato.

Due stelline, solo perché il lavoro di documentazione storica che c'è alle spalle è innegabile.
Se volete leggere un saggio storico di storia romana dal ritmo incalzante, moderno, coinvolgente lasciate perdere il buon Adriano e le sue velleità sul giovane Antinoo.

http://www.anobii.com/books/Memorie_di_Adriano/9788806600112/01802175408a1e709c/?comment=1&sort=6&page=6

Marguerite Yourcenar - Memorie di Adriano (2)

Giovanni T. scritto il Aug 25, 2011

Prendete l'imperatore Adriano storico, quello reale, dategli cinquanta calci nei coglioni, distruggetegli la vita, mettetegli il sonnifero nel cratere di vino e avrete il tedioso e pallosissimo protagonista del libro della Yourcenar. Consigliatissimo se non riuscite a prendere sonno o vi odiate.


http://www.anobii.com/books/Memorie_di_Adriano/9788806600112/01802175408a1e709c/?comment=1&sort=6&page=6

Marguerite Yourcenar - Memorie di Adriano

ARGO (29-05-2009)
nella mia carriera di accanito lettore ho letto libri lunghi, difficili, pervasi da temi filosofici, sociologici, mistici, umani spesso ardui. Joyce, Pavese, Rushdie, i grandi scrittori russi per citare alcuni maestri di penna e di vita, che hanno scritto meraviglie che mi hanno arricchito ed hanno cibato il mio intelletto e la mia anima. Con lo stesso spirito mi sono accostato a questo testo... peccato, la noia mi ha vinto, la mancanza di estro stilistico e narrativo ha sconfitto i miei buoni intenti. Il libro è UNA NOIA ENORME, i miei complimenti a chi stoicamente arriva alla fine, magari vittima dell'enorme potere suggestivo di un libro che, diciamolo, fa molto "figo". Scappate finchè potete, in giro c'è tantissimo di meglio !
Voto: 1 / 5

http://www.ibs.it/code/9788806174088/yourcenar-marguerite/memorie-adriano-seguite.html

Marguerite Yourcenar - L'Opera al Nero (5)

Maurizio (17-02-2010)
Obiettivamente, uno dei più brutti libri che abbia mai letto. Alcune pagine sono ridicole (le lunghe descrizioni delle formule magiche), altre semplicemente disgustose.
Voto: 1 / 5

http://www.ibs.it/code/9788807810626/yourcenar-marguerite/opera-al-nero.html

Marguerite Yourcenar - L'Opera al Nero (4)

Elsina scritto il Sep 20, 2011

Quanto studio meticoloso in questa biografia di un personaggio immaginario, il filosofo, medico e oscuro alchimista Zenone. Peccato che il dibattito politico per me sia insopportabile anche se coniugato al presente e che ogni dialogo sia l'occasione per complicare concetti semplici (caratteristica piuttosto comune nei nostri vicini di casa d'oltralpe). Fondamentalmente un'opera noiosa, con molte occasioni sprecate. Lontano, molto lontano, dalla fragile umanità di Adriano e delle sue memorie. Vorrei aggiungere che non solo gli omosessuali possono essere inquieti e tormentati. La quotidianità è ricca di spunti non banali e di persone interessanti. Peccato che la signora Yourcenar ne abbia sapute incontrare evidentemente poche nel suo presente.

http://www.anobii.com/books/Lopera_al_nero/9788807810626/01ee41fb8f43604550/

Marguerite Yourcenar - L'Opera al Nero (3)

super_al57 scritto il Sep 4, 2010

L'illuminismo ha rovinato questo mondo.

http://www.anobii.com/books/01ee41fb8f43604550/?comment=1&sort=3&page=2

Marguerite Yourcenar - L'Opera al Nero (2)

Ivan scritto il Mar 23, 2010

Qui l'unica Opera al nero che posso percepire è la cancrena dei miei testicoli...
La prosa della Yourcenar, già poco apprezzata in Memorie di Adriano, tocca qui vertiginosi picchi di tedio.

Ma, seriamente:
Un Bildungsroman che verte sulla vita e le opere di un immaginario medico e alchimista cinquecentesco è di per sé un argomento interessante; il forte grado di documentazione storica dell'autrice che traspare dal testo è sicuramente apprezzabile; la competenza sulla filosofia alchemica presentata è abbastanza completa.
Eppure il testo è illeggibile: perché?
Si analizzi il testo della quarta di copertina:

L'Opera al nero è la storia di un personaggio immaginario, Zenone, medico, alchimista, filosofo, dalla nascita illegittima a Bruges nei primi anni del Cinquecento, fino alla catastrofe che ne conclude l'esistenza.

Alt, specifichiamo: L'Opera al nero non narra una storia: presenta, in modo piuttosto sconnesso (in particolare nella prima parte), una serie di diapositive - conoscete la noia profonda di una serata trascorsa a osservare interminabili proiezioni di interessantissime immagini del museo Düpall di arte moderna? Se sì, potrete ricrearne un surrogato con questo libro - sulla vita di personaggi inventati, macchiette storiche, vicende politiche e religiose degli anni suddetti. Ogni tanto, raramente... diciamo: dieci pagine sulle centoventuno della prima parte? si parla anche dei viaggi di Zenone.
Sostenere infatti che:

Il racconto lo segue nei viaggi attraverso l'Europa e il Levante [...] nei perpetui e rischiosi spostamenti, tra rivolte e compromessi.

Sembra quanto meno azzardato - quando mai Zenone viaggia? Il carattere principale del testo è proprio la staticità: all'esatto contrario dei princìpi del solve et coagula, nulla si muove intorno a Zenone; la

folla di comparse, mercanti, banchieri, ecclesiastici, operai, donne di ogni livello e condizione

Non si incarna infatti in un viavai, in un moto: è una sequenza di affreschi, di accadimenti quotidiani, di

immagini colte dalla strada maestra, dal laboratorio, dal chiostro, dal banco di vendita, dalla taverna e, infine, dalla prigione.

Ma del tutto mancanti di vita. Ecco che allora il libro si chiude in una prigione, l'immagine ultima dell'immobilità.
Ma Zenone e il suo mondo sono prigionieri fin dall'inizio, condannati da una scrittura che non lascia adito ad alcuna speranza di scampare dall'occlusione, dal raffreddamento, dalla morte alchemica.


http://www.anobii.com/books/Lopera_al_nero/9788807810626/01ee41fb8f43604550/#

Marguerite Yourcenar - L'Opera al Nero

Maeba Sciutti scritto il Sep 16, 2009

Gioiosamente leggero, è un piacere seguire Zenone mentre l'attenzione vaga dal libro all'aria. Una storia non impegnativa, resa con uno stile facile, consente di allentare la tensione, di prendere una pausa da impegni letterari più sostanziosi e fondamentalmente è un toccasana, un lenitivo cerebrale buono quanto un sonnellino.
Letto con la debita disattenzione, apparve comunque piacevole per le 100 pagine in cui l'autrice decise di sopperire alla totale assenza di stile (o comunque di una narrativa con qualche tratto distintivo peculiare e, possibilmente, pregevole) con una certa quantità di fatti abbondantemente trucidi. Assulutamente insulsa la parte restante tanto che ho lasciato Zenone in qualche parte del mondo e, a lettura terminata, non ho la minima idea di che fine abbia fatto.
In sostanza: perdibile.


http://www.anobii.com/books/Lopera_al_nero/9788807810626/01ee41fb8f43604550/#