giovedì 13 ottobre 2011

Philip Roth - Lamento di Portnoy

Raffaele Birlini scritto il Mar 5, 2009

Alex Portnoy ha avuto la sfortuna di nascere in una famiglia di gente per bene e fa di tutto per rendere palese il suo malcontento. Il suo disprezzo per un padre definito babbeo perché lavora sodo, l'odio per una madre che si permette di imporgli una educazione, l'indifferenza per una sorella che reputa brutta e stupida.

Alex si ritiene l'unico intelligente nei dintorni, l'unico che ha capito quel che c'è da capire, ovvero che la religione è roba da scemi, la società borghese una condanna, la dignità personale costruita su valori tradizionali un'ipocrisia.

Alex prende la scusa di essere ebreo in un contesto di ebrei per scagionarsi dal proprio senso di inadeguatezza. Imputa tutte le sue mancanze all'essere ebreo, accusa gli ebrei di essere ebrei e i non ebrei di essere non ebrei, tutti uniti da una morale fatta di rinunce e sacrifici che non ha niente di razionale. Perché privarsi della soddisfazione che regala una vita ricca di trasgressioni?

Alex si stupisce di essere da solo a pensarla così, che non siano tutti come lui: ateo e comunista, che quando non è impegnato a difendere le fasce deboli nel suo ufficio di impiegato statale si dedica alla ricerca spasmodica del piacere carnale in tutte le sue forme e perversioni.

Pagine e pagine cosparse di erotomania e di tematiche sessantottine che fanno parte ormai del percorso di crescita dell'uomo moderno. Non stupisce che tutto ciò faccia nascere l'esigenza di rivolgersi a uno psicologo nel momento in cui tali dinamiche di rifiuto e contrasto persistono nella testa di un trentenne che si rifugia in una logica da irresponsabile per non uscire dalla bambagia di una egoistica, spensierata fanciullezza.

Questo credo sia uno dei libri più irritanti e diseducativi che abbia mai letto.


http://www.anobii.com/books/0102893ff2af6760df/?comment=1&sort=6&page=2#



Primo Levi - Se Questo è un Uomo (6)

Auletes scritto il Jun 22, 2010

Niente di più di una banale cronaca. Interessante è il fattore della memoria e la consequenziale minaccia che l'autore lancia in versi. Diciamo che il tema è un buon 80% del suo effetto.


http://www.anobii.com/books/Se_questo_%C3%A8_un_uomo/01976d0ca825cb22ae/?comment=1&sort=6&page=4

Primo Levi - Se Questo è un Uomo (5)

tzatziki scritto il Jun 22, 2010

Forse in pochi saranno d'accordo con me, ma questo libro mi è sembrato solo un dettagliato resoconto con poca emozione. Visto il tema affrontato mi sarei aspettato più partecipazione e più pathos. Mi ha toccato molto di più "La notte" di Elie Wiesel, un altro sopravvissuto ad Auschwitz.


http://www.anobii.com/books/Se_questo_%C3%A8_un_uomo/01976d0ca825cb22ae/?comment=1&sort=6&page=5

Primo Levi - Se Questo è un Uomo (4)

Twin the Reaper ha fatto una Homerata scritto il Oct 4, 2010

Stilisticamente è un libro molto brutto, che viene spacciato per romanzo ma per dircela papale papale è una cronaca piuttosto disordinata di un periodo della vita dell'autore impossibile da riportare alla mente con serenità di spirito. Asciutto e asettico, con uno stile di scrittura desueto e pesante e piuttosto ripetitivo anche nei contenuti. Per ovvi motivi non si scende nel triviale o nel morboso come il gerarca nazista nel racconto l'Allievo di Stephen King, e visto che la routine del campo si ripete sempre uguale proprio per spersonalizzare chi ci è rinchiuso, si fa in fretta a leggere sempre le stesse cose, o vita da campo o brevi biografie di qualche abitante che è stato vicino all'autore o che ha significato qualcosa per lui.

Quanto a leggerlo per imparare qualcosa, o per ricordare qualcosa, al giorno d'oggi tra mese della memoria, film, saggi, romanzi, tra un po' persino fiction in tv, non credo che ci sia veramente bisogno di leggere la cronaca asciutta di Primo Levi per ricordarsi dello sterminio degli ebrei, e solo degli ebrei tanto per cambiare. Non so se dove fosse Levi non ci fossero tanto per dirne alcuni handicappati o omosessuali, o se invece siano stati semplicemente ignorati)?


http://www.anobii.com/books/Se_questo_%C3%A8_un_uomo/01976d0ca825cb22ae/?comment=1&sort=6&page=4

Gustave Flaubert - L'Educazione Sentimentale

Simone Visentini scritto il Jun 16, 2009


È un romanzo umiliante che non fa un solo tentativo per apparire interessante o costruttivo.
È un romanzo fatto di suppellettili, di tappeti, di corredi, di ciprie, di pelle che cade a pezzi, e poi lampadari, quadri, calessi e gite; la rivoluzione, l'anarchia, la città in fiamme, l'odio camuffato in amore. Diventiamo vecchi e non abbiamo più scopi. Arriva il finale e ti strappa l'ultimo fiato che ti rimaneva in gola.
Fa paura, talmente è inutile.

http://www.anobii.com/books/Leducazione_sentimentale/9788804368052/0199350fb6d0d3a64d/#