martedì 25 ottobre 2011

Boccaccio - Decameron

ScimmiaSapiens scritto il Jun 2, 2010

Il nome "Boccaccio" non richiama anche a voi alla mente l'associazione con "boccacce", "sboccato"...? E credevate forse fosse soltanto un caso?


http://www.anobii.com/books/01fb07490682009c83/?comment=1&sort=6&page=2

Michel Houellebecq - Le Particelle Elementari

Mario (03-06-2008)
Sconsiglio vivamente la lettura di questo libro: tempo perso! L'ho letto d'un fiato perchè non riesco a lasciare i libri a metà, ma presagendo già dove sarebbe andato a parare: nella pura fantascienza. Premesso che nessuno dei temi del romanzo mi ha spiazzato o urtato troppo, considero questo libro un polpettone, un'accozzaglia di ingredienti che presi singolarmente sembrerebbero anche buoni: sono precisamente gli ingredienti della ricetta magica del best seller, del "come si fa a VENDER libri?" cioè -citazioni filosofico-socio-scientifiche per accendere il cervello, sesso a "go-go" per solleticare le parti basse e poi buoni sentimenti, spunti splatter per colpire duro allo stomaco e poi due battute per sorridere e indorare la pillola, per arrivare infine alla scivolata nella fantascienza, l'evasione finale... senza ovviamente dimenticare il motto "ricordati che devi morire". Ingredienti che di fatto (fateci attenzione!) vengono usati industrialmente dagli editori come gli additivi chimici che si usano ad insaporire i cibi: nelle giuste dosi ben calibrate si apprezzano perchè imbrogliano il palato. Nessuno se ne accorge. Sono additivi che servono a vender libri: ma palesato e capito l'"imbroglio chimico" si cercherà solo di arrivare presto all'ultima pagina. Qui gli ingredienti per scrivere cinque romanzi decenti sono stati versati e mischiati incautamente in un unico libro indecente, che definirei "cartone insaporito". Tra i libri della collezione Urania non avrebbe sfigurato, ma tra i romanzi d'attualità si riduce a un brutto polpettone. Bocciato.
Voto: 1 / 5


http://www.ibs.it/code/9788845244575/houellebecq-michel/particelle-elementari.html

James Joyce - Gente di Dublino (8)

Mistery87 scritto il Oct 19, 2009 |
noioso!!! metafore e riferimenti troppo (troppo troppo troppo) ricercati al contesto sociale e politico della Dublino di Joyce, in storielle senza una fine. Non capisco come alcuni classici riescano a guadagnarsi un posto nella storia della letteratura...James non fa decisamente per me.

http://www.anobii.com/books/Gente_di_Dublino/0176729a863398ca4f/?comment=1&sort=6&page=4#

James Joyce - Gente di Dublino (7)

Sara scritto il Jun 30, 2009

La Dublino squallida di Joyce non ha niente a che fare con la Dublino che ricordo io. Non ha niente a che vedere con la Grafton street colorata che mi apparve davanti agli occhi incantandomi.
Nella Dublino di Joyce non si sente il calore del sole sulla pelle, quel calore che provavamo noi stesi in un parco, su una panchina.
E non si sente l'odore della terra bagnata e quello dei pancakes...
Io Dublino la ricorderò sempre come la Dublino del mio primo viaggio da sola, la Dublino in cui giravo con la mia migliore amica per le strade, la Dublino dei pub e della birra scura...la Dublino delle prime amicizie struggenti, la Dublino di persone sorridenti e cordiali.

Per me Dublino sarà sempre le prime notti sveglie, le fughe, le risate...Molly Malone...Dublino resteranno le mele rosse, gli scherzi stupidi, dormire ammassati in una stanza.

Non è che Gente di Dublino non mi sia piaciuto, mi ha attirato come ci attraggono quelle cose che in fondo non approviamo...quella di Joyce è senz'altro una critica intelligente e interessante, ma che io non potrò mai condividere, perchè gli occhi con cui ho visto Dublino erano occhi diversi.

Gente di Dublino "E' il raccontare impersonale che non trascura nulla, nè dimentica una linea o un colore. I suoi personaggi si possono toccare. E' vero che talvolta si toccano come quelle persone che su un marciapiede c'impediscono il passo e si ricordano specialmente se ci montarono sui piedi. Ma molte creature del Joyce camminano così e ci fanno del male".
"Se nei racconti di Gente di Dublino, come si augurava Joyce, 'aleggia uno speciale odore di putrefazione' e se l'atmosfera che regna su ogni storia è quella di una stagnante immobilità, in cui ogni slancio vitale pare atrofizzarsi sul nascere e dove perfino i sogni d'evasione non sortiscono altro effetto che quello di produrre ulteriori frustrazioni, è perchè Joyce ha saputo scorgere dietro le apparenze di una città, considerata allora la seconda capitale del regno britannico, la realtà meschina di un mondo chiuso, rachitico e soffocante".

http://www.anobii.com/books/Gente_di_Dublino/0176729a863398ca4f/?comment=1&sort=6&page=9

Emile Zola - Nana

Letizia scritto il Mar 1, 2011

Se nella mia prossima vita dovessi rinascere Nanà, uccidetemi, perchè sarei troppo stupida per rendermene conto e suicidarmi.
Va bene il clichè della donna frivola e stupidina, ma così è troppo. Dedicare un romanzo ad una donna del genere è scrivere quattrocentonovantadue pagine sul nulla.
Se Zolà avesse parlato di una mantenuta che con le sue arti oratorie, con il suo senso pratico o semplicemente con la sua furbizia riusciva ad ammaliare tutti gli uomini di una città devastata dal lusso e dai vizi, ne sarei stata lieta, perchè una donna che riesce dal nulla a diventare la donna più ricca e più invidiata della città, anche se con mezzi poco edificanti, sarebbe comunque da ammirare. Visto i nuovi costumi della nostra società potrebbe anche essere un esmpio da cui trarre qualche segreto, ma Nanà no.
Nanà è una donna stupida, pessima cantante e attrice, avida, cattiva, che non prova vergogna e rimorso nemmeno davanti ad un giovane che tenta di suicidarsi per lei e che fa la fine che merita. Una fine ingloriosa di una vita della quale potevamo anche non saperne niente.
Stilisticamente il libro è pesante, ridondante, prolisso, la descrizione di una festa, di una corsa di cavalli può durare anche sette pagine e tu sei lì a pensare: "Basta, non ce la faccio più". Il linguaggio è semplice, ma questo non basta a rendere la lettura scorrevole.
Non lo consiglio.


http://www.anobii.com/books/Nan%C3%A0/9788879836098/017c1ef6aafd667834/#