venerdì 16 settembre 2011

Kurt Vonnegut - Mattatoio n. 5 (4)

Francesco (28-06-2008)
Le numerose recensioni entusiastiche (con notevole frequenza della parola "capolavoro") avevano creato in me grandi aspettative su questo romanzo. Forse è anche per questo che ne sono rimasto tremendamente deluso. Innanzitutto la prosa frammentaria dell'autore risulta ben presto irritante; se si sostituissero i punti di fine periodo con la parola "stop" si otterrebbe un lunghissimo telegramma... Ma è la struttura stessa del romanzo ad essere confusa e raramente coinvolgente, soprattutto nei passaggi relativi ai viaggi del protagonista sul pianeta Tralfamadore, di un'ingenuità (in senso negativo) disarmante. Di certo la prima parte, quella in cui l'autore introduce il tema del libro, è piacevole. E indiscutibilmente condivisibile è il messaggio antimilitarista del romanzo. Le pagine più belle sono proprio quelle in cui l'autore racconta la sua esperienza durante la seconda guerra mondiale e soprattutto il bombardamento di Dresda; in queste pagine, soprattutto in quelle relative alla prigionia, ho ritrovato vagamente l'atmosfera di "Se questo è un uomo" e "La tregua" di Primo Levi (anche se Levi scrive molto ma molto meglio di Vonnegut). Da qualche parte ho letto che "Mattatoio 5" era una specie di Bibbia per i giovani durante gli anni '70. Allora mi sa che io sono ateo...
Voto: 2 / 5

http://www.ibs.it/ser/serdsp.asp?isbn=9788807818585&rec=1

Segnalato da E.

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