sabato 17 settembre 2011

Virginia Woolf - La Signora Dalloway (6)

Dolceluna scritto il Aug 31, 2010

Brutto, brutto, brutto. E ancora brutto. Sconclusionato, soporifero, pesantissimo. Raramente mi capita di stroncare senza pietà un libro letto, e mi rammarico anche di doverlo fare, ma stavolta non posso proprio evitarlo. Ho allontanato dalla mia mente il cattivo ricordo che avevo di questo romanzo dai tempi degli studi universitari, quando un'insegnante si avvicinò a farmelo odiare, e l'ho letto con occhi liberi da ogni pregiudizio, come se fosse un libro qualunque, un classico dal quale scoprire e apprezzare qualcosa di nuovo. Invece niente. Una tabula rasa priva di pathos, emozione, e comprensione. L'intento dell'autrice, infatti, non l'ho proprio capito: la narrazione si snoda nell'arco di una giornata, durante la quale si susseguono volti, pensieri e brevi dialoghi di una carrellata di personaggi nella Londra degli anni Venti. E quindi? Da lettrice, sono stata costretta a fare quello che non faccio quasi mai, ovvero a leggiucchiare piuttosto che a leggere, saltando ogni tanto qualche riga per accelerare la chiusura e vedere se alla fine potesse esserci una sorpresa o il barlume di speranza di una comprensione. Invece niente di niente. Antipatico e pesante fino alla fine, da dimenticare. Mi dispiace ma questo sarà il mio primo e unico romanzo di Virginia Woolf.


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