venerdì 16 settembre 2011

Gabriel Garcia Marquez - Cent'anni di Solitudine (7)

Janus (08-09-2008)
Piatto, grigio, scialbo, monotono, più noioso di una litania. I personaggi si presentano tutti uguali, simili a marionette, apatici, privi di un profilo psicologico. Tra i peggiori epigoni di Kafka, Márquez ha cercato di fondere in un tutto armonico realtà e fantasia, ma la sua totale mancanza di talento letterario ha prodotto come unico risultato un miscuglio disastroso, con i due elementi che restano tra loro nettamente distinti come un intarsio ed il legno circostante. Si è lontani anni luce dal fascino della "Relazione" di Pigafetta (quello sì che è un libro vero!), l'opera da cui lo scrittore colombiano ha tratto il suo senso del meraviglioso. Ho portato a termine la lettura nella convinzione che, invece di cimentarsi con la narrativa, l'autore avrebbe fatto meglio a coltivare la sua autentica vocazione, quella del giornalista («unicuique suum», dicevano i Latini). In definitiva, posso tranquillamente affermare che si tratta di uno dei peggiori libri che abbia mai letto, forse del peggiore in assoluto. Leggerlo è tempo perso.
Voto: 1 / 5

http://www.ibs.it/code/9788804573494/garc-iacute-a-m-aacute-rquez-gabriel/cent-anni-di-solitudine.html

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