mercoledì 7 settembre 2011

Charles Dickens - David Copperfield

aliena07 scritto il May 10
Effettivamente come dice simpaticamente quella ragazza di cui non ricordo il nome "sembra che le pagine ricrescano di notte", tanto è lungo e ripetitivo. Ho notato che spesso questi romanzieri ottocenteschi si perdono in dialoghi insignificanti e superflui. Era un diverso modo di scrivere. Questi divertissements in cui si diletta l'autore mostrando macchiette di matrone ciarliere e giovani di buon cuore sono davvero troppo vani. Un mondo che sembra all'oscuro delle avversità della vita e ruota intorno unicamente a persone benestanti che, riferite all'epoca, significa che vivono di rendita (non si capisce bene di cosa), credo di proprietà. Da anni mi perseguitano questi nullafacenti che esaltano il loro stesso mondo. L'ho comprato aspettandomi di leggere la storia di un orfano.Poi mi sono ricordata invece che quello era Olver Twist. David Copperfield è un "signorino" e gioca sulla sua stessa ingenuità. Lungo.
L'ho abbandonato perché non sopporto la glorificazione del banale.

http://www.anobii.com/books/La_storia_e_le_personali_esperienze_di_David_Copperfield/0123792cee40dab4f6/#

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