domenica 11 settembre 2011

William Faulkner - L'urlo e il Furore

Non é la prima volta che mi chiedo perché certi romanzi vengono considerati dei capolavori. Mi sono sempre risposto che evidentemente non posseggo le basi culturali o la sensibilità per afferrare completamente ciò che l'autore mette nella sua opera.
Il primo capitolo mi ha fatto venire in mente Fiorello mentre imita Enrico Rava. Un capitolo scritto in prima persona con un sordo muto, ritardato mentale, che racconta ciò che sente!
Mentre leggevo a fatica i salti temporali: in una frase ha 33 anni in quella subito dopo 13 o magari 3; alcuni nomi appartengono a più personaggi e la decrittazione non sempre é facile, mi é venuto in mente che "Se questo é un capolavoro allora nelle edicole italiane ogni settimana esce un capolavoro e si intitola La Settimana Enigmistica e nelle scuole italiane di ogni ordine e grado stanno preparando i prossimi genii della letturatura mondiale". In poche parole anziché essere trasportati nel vortice delle passioni si é in continua tensione per capire che cosa si sta dicendo e chi lo sta dicendo.
Sono arrivato agli ultimi due capitoli avendo risolto tutti gli indovinelli con cui l'autore, il quale mentre scriveva aveva ben chiaro in mente ciò di cui stava scrivendo, ha iperabbondantemente riempito i primi due capitoli e la conclusione é che non si tratta che di una piccola saga familiare di amoretti, magari un pò perversi, odii e rancori che non mi sono sembrati in grado di ampliare la conoscenza della natura umana né migliorare ulteriormente la comprensione dei meccanismi che stanno alla base delle scelte che gli uomini e le donne fanno.
Poi come al solito dentro alle storie raccontate nei libri ognuno ci trova quello che ci vuole trovare ed é proprio per questo che la lettura é una avventura divertente e qualche volta affascinante. Non questa volta.


http://www.anobii.com/books/Lurlo_e_il_furore/01003b366bdb7c7e2b/

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