lunedì 12 settembre 2011

j.D. Salinger - Il Giovane Holden (4)

Werehare. Jul 12, 2009

Mi aspettavo una mezza schifezza, ma non di queste dimensioni. Di carina c'è l'atmosfera da college inglese, i personaggi-macchietta su cui si ride, la caratterizzazione dal tratto efficace che rende l'idea senza troppe spiegazioni, la sensazione di frustrazione e di insensatezza che spinge Holden a lasciarsi trascinare dalle cose e a finire per combinare stupidaggini anche divertenti. Ma tutto il resto è ben sotto la leggibilità: Holden tristanzuolo, insensato e stordito come un procione dall'inizio alla fine, finale apertissimo se non proprio inconcludente, scrittura irritante oltre ogni limite - chi non ha voglia di afferrare la motosega e farla finita dopo duecentoquaranta pagine di "vecchio", "vattelapesca", "non scherzo" ed "eccetera" ogni due parole? E non sto esagerando, se in ogni frase non ci sono almeno tre di queste quattro espressioni l'autore pare non essere soddisfatto. Capisco che sia gergo gggiovane, ma la ripetizione ossessiva mi svanga alquanto. E poi ripetizioni, digressioni, frasi da tre parole, che va bene, rendono la scrittura immediata del giovanotto, ma alla lunga sono pesanti (e poi Holden non era bravo in inglese? A me proprio non è parso). Inoltre molte scelte lessicali del traduttore mi lasciano perplessa.
Infine, capisco che Holden adori oltre misura i propri fratelli, ma tutta questa propaganda a oltranza mi ha - stranamente! - stufata a morte.
(Se non altro, ora ho capito da chi ha scopiazzato Brizzi)


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