katanoce (27-05-2010)
è  quanto di più palloso abbia mai letto in vita mia, portare a termine il  libro è stata una vera sofferenza. Non so dove Wilde voglia andare a  parare con le sue riflessioni filosofeggianti. Un libro del tutto fuori  dal tempo e dalla realtà, ma non perchè i tempi (e quindi il modo di  intendere la vita) sono cambiati, ma proprio perchè le sue teorie sul  modo di intendere la vita mi sembrano inconcepibil. Ma aldilà di questo  il suo stile di scrittura è decisamente noioso, andarsi a rileggere il  capitolo XI è peggio che spararsi sui piedi. Se Wilde fosse stato di epoca posteriore a Kafka, avrei detto che avesse  subito l'influenza del surrealismo kafkiano, ma sono stati più o meno  contemporanei, anzi alla morte di Wilde, Kafka era solo un giovinetto e  credo non avesse scritto ancora nulla. Questo racconto, comunque, si può accettare solo considerandolo in  chiave surreale, ma nulla a che vedere con il surrealismo di Kafka che è  tutt'altra cosa.
Voto: 1 / 5
http://www.ibs.it/code/9788860735164/recensioni-libro.html
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