martedì 6 settembre 2011

Raymond Carver - Da Dove Sto Chiamando

Francesco Moscati (30-04-2006)
Sono anch'io uno scrittore di racconti, ed ho comprato il libro attratto dalla fama dell'autore. Cercavo un maestro, qualcuno che mi aiutasse a migliorare lo stile e la struttura dei miei racconti. Sono rimasto profondamente deluso. Si suol dire che Carver sia un maestro del racconto breve, dell'essenzialità della storia. In un certo senso è vero, ma è anche vero che nelle storie di Carver non SUCCEDE ASSOLUTAMENTE NIENTE! Quindi anche poche pagine, per descrivere il nulla, o tutt'al più una sensazione, uno stato d'animo, mi sembrano assolutamente troppe! Per me un racconto è un romanzo concentrato in poche pagine. La sua brevità non deve trasformarlo in qualcosa di SOSTANZIALMENTE diverso da un romanzo; deve avere un plot narrativo, una struttura, deve farci comprendere PERCHE', in quel breve attimo narrato, i protagonisti si comportino così... Carver deplora i trucchi letterari come il colpo di scena finale, gli incipit, l'uso di flash-back e flash-forward, riduce i dialoghi a chiacchiericci senza profondità, e sembra non comprendere che sono proprio questi trucchi a dare spessore al racconto, a trasformarlo in qualcosa di più della narrazione di un fatterello senza importanza che annoia nonostante la sua brevità. A mio parere Carver è uno dei cattivi maestri che sta portando all'estinzione del racconto come genere letterario destinato ad un grande pubblico. Insomma, un esempio da non seguire. Inoltre, se si eccettua Cattedrale, i suoi racconti sono scialbi, senza idee originali.
Voto: 1 / 5

http://www.ibs.it/code/9788887765984/carver-raymond/dove-sto-chiamando.html

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