domenica 4 settembre 2011

Joesph Conrad - Cuore di Tenebra

Nicola Mosti (10-03-2011)
Per cominciare, intenderei demolire la tiritera in base alla quale ai lettori non è consentito esprimere critiche ad un testo di narrativa, se non lo si contestualizza, se non si sposta il piano di lettura, se non si trasfigurano i contenuti ed altre simili amenità... Perché se è vero che l'analisi di un testo non può prescindere dal periodo storico del componimento e dal contesto socio-culturale contingente all'autore, è pur vero che uno scrittore non può mai prescindere dalle regole universali della buona scrittura, per quanto queste siano intuitive, piuttosto che codificabili.Questa premessa, in realtà, non è condotta tanto per anticipare una stroncatura del libro, quanto per sgombrare il campo dai preconcetti che ammorbano la mente dei critici di professione, secondo i quali i mostri sacri della letteratura non possono mai essere intaccati o messi in discussione dai semplici lettori. Quegli stessi personaggi che, dallo scranno del loro dottissimo studio, distruggono inappellabilmente gli autori contemporanei, per poi glorificarli e venerarli incondizionatamente una volta deceduti.Detto questo, non si può fare a meno di riconoscere a Joseph Conrad un indiscutibile talento narrativo ed in "Cuore di tenebra" un'opera evocativa, per molti aspetti morbosamente suggestiva. Tuttavia, questa pur affascinante suggestione preparatoria, che si solleva progressivamente nel corso del romanzo come un'angosciosa onda di marea, non trova sfogo in alcuna appagante rivelazione, lasciando al lettore una spiacevole sensazione di promessa disattesa.
Voto: 3 / 5


http://www.ibs.it/code/9788811364122/recensioni-libro.html

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