domenica 4 settembre 2011

Winfried Sebald - Austerlitz

Giovanna a Firenze scritto il Sep 25, 2010
Ma non so che dire . Comicio col dire che visto piace a Susan Sontag già questo la dice lunga. Non mi é piaciuto che l'artificio di far raccontar la storia da un altro lo rende pesante e ripetitivo il continuo 'Austerliz disse'. L'uso periodi lunghi di questi tempi mi sembrano inutile anticaglia, o un' attetazione. Il soggetto stesso di questa storia il signor Austerliz aveva bisogno di vedere uno psichiatra e/o uno psicoanalista e non un soggetto di romaticismo mal posto. Della serie solo i depressi capiscono il vero senso della vita. Questo poteva andare bene nel secolo scorso , ma non ora.

http://www.anobii.com/books/01346b3b706f86a732/?comment=1&sort=3&page=2

(segnalato da Moondust: http://moondust-moondust.blogspot.com)

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